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“Lo sapevo che finiva così!”: la frase preferita degli scommettitori perdenti

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In tanti anni di scommesse sportive su Quote Scommesse Calcio, e ora anche grazie a www.Pronostico.it, stiamo dispensando moltissimi consigli per scommettere in maniera corretta. Oggi voglio focalizzare l’attenzione anche su uno dei classici errori dei cattivi giocatori (consiglio anche di leggere con attenzione l’articolo QSC I 14 errori più comuni degli scommettitori perdenti) e in particolare la famosa frase “Lo sapevo che finiva così!”.

“Lo sapevo che finiva così”

Sapevi che finiva così e non hai scommesso? Sono sicuro che sei poi scommettevi e perdevi avresti detto “Che sfiga, ho perso!“. Impossibile? No. Il principio è molto semplice: se si gioca male, si perde. Se si gioca bene, si vince.
Tutto il resto sono scuse.
Ho avuto già modo di dire in più occasioni che reputo le scommesse sportive uno dei giochi più corretti nei confronti degli utenti, perché si può effettivamente vincere e farlo anche con costanza, e ricordando sempre di giocare con moderazione e solo ed esclusivamente su siti legali AAMS.
Ad esempio evito come la peste di giocare con le slot machine, sia quelle online e a maggior ragione quelle fisiche e per fortuna nessuno dei miei amici le utilizza. Reputo molto più divertente e corretto utilizzare le scommesse sportive.
La fortuna nelle scommesse non esiste secondo il mio modo di vedere e chi dice il contrario è un giocatore che commette errori o uno dei tanti fanfaroni del web che deve ogni volta inventarsi una scusa per giustificare le baggianate che dicono.
Uno dei principi cardine che abbiamo su QSC è che se si deve inserire un commento su qualcosa che si è fatto sulla partita deve essere inserito subito, non dopo il 90′. Questo perché le previsioni vanno fatte prima, non dopo. Quindi il principio “Lo sapevo che finiva così!” lo abbiamo eliminato a priori.

Caso pratico

Passiamo al caso pratico di ieri, due utenti mi avevano chiesto l’analisi di due partite simili, Empoli – Palermo e Osasuna – Rayo Vallecano, si trattava di un caso, ma c’erano condizioni sulla carta speculari. Nella partita di Serie B un utente mi ha scritto che gli piaceva un 1X e pur avallando questa ipotesi suggerivo di attendere match dove il pronostico era più forte. Nella partita di seconda divisione spagnola sforzandomi avevo trovato proprio nell’1X un possibile pronostico. Ora, in entrambi i casi i match sono finiti 1X, ma da parte mia sono molto più contento di aver preso il pronostico Osasuna – Rayo Vallecano terminato 1-1, piuttosto che rischiare un 1X sulla partita di Serie B.
Eppure qualcuno potrà dire, l’Empoli ha vinto 4-1, quindi più chiaro il segno 1X rispetto a quello spagnolo. Sbagliato. Torniamo al punto principale dell’articolo. “Lo sapevo che finiva così” è un principio da perdenti. Per me è invece stato molto meglio dare un pronostico vincente dove mi sentivo più convinto piuttosto che farlo dove non lo ero, e il risultato finale della partita che non ho pronostico non mi interessa.
Dovete avere questa forza, scommettere solo quando siete sicuri del vostro pronostico, evitare di forzare la mano ed evitate di dire “lo sapevo che finiva così“.

Anche la pubblicità

Anche nella pubblicità si gioca su questo concetto. Ecco il banner di Eurobet dove è riportata la frase provocatoria, “se lo sapevi, perché non hai scommesso?”

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Il gioco è riservato ai maggiori di 18 anni e può provocare dipendenza; giocare solo su siti autorizzati da AAMS.

Informazioni sull'autore

Giulio Giorgetti

Amministratore dello storico sito Quote Scommesse Calcio, il sito con le percentuali di pronostici vincenti più alte al mondo, e del sito ufficiale Betting Exchange disponibile all'indirizzo BettingExchange.it

7 Commenti

  • Ottimo Giulio, bell’articolo! Sapessi quante volte ho pronunciato questa fatidica frase…ma fa parte del passato, ormai. Grazie a QSC e a te in primis!

  • Bell’articolo, complimenti.

    Si… nel momento in cui decido su quali partite giocare amen. Pazienza se poi azzeccavo anche quelle che ho scartato. Visto il mio poco tempo a disposizione cerco la qualità ed una coerenza fra dati e sensazioni. Poi nessuno è perfetto no ? 😉

  • Con quella frase si cerca sempre di trovare una scusa. Uno si gioca un segno 1 a 1.25, perde e invece di ammettere l’errore di giocare segni così bassi, magari non adeguatamente studiati si lamenta. Ammetto che ancora oggi tante volte quando ad esempio banco una squadra e poi perdo dico :”Ma cavolo, 2 risultati possibili su 3 e mi esce proprio quello che non doveva uscire…lo sapevo”

  • Buongiorno Giulio
    Ottimo articolo come sempre!!Anch’io ho pronunciato tante volte quella frase,ma oramai già da un po di tempo ho smesso,Grazie a te e a gli altri Admin ho cambiato totalmente il mio approccio alle scommesse e il metodo!!

  • Da quando ho scoperto QSC, Pronostico.it e da quando, battendoci la testa per testare gli ottimi consigli da buon San Tommaso ed essendo riuscito a cambiare mentalità, sinceramente mi viene ancora in mente qualche volta quando vedo risultati che non ho giocato perché non studiati o dove i dati non mi confermavano l’idea iniziale, ma la cosa ottima è che non gli do peso e restò convinto delle mie scelte perché ponderate. Ora grazie a Pronostici Calcio, ho anche trovato il posto dove confrontarmi e crescere mentalmente ancora di più. Mi avete cambiato in meglio e vi ringrazio!

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