Dopo aver spiegato perché Roma – Fiorentina non era da segno 1, ora spiego perché Everton – Liverpool non era da Over.
Partiamo dalla fine. Ecco il commento che mi è appena arriva nella sezione Lascia un saluto:
Chi non mi conosce, potrebbe non capire che mi commuovo a leggere questi commenti: non c’è cosa più bella che vedere utenti che imparano grazie ai miei insegnamenti a scommettere in maniera corretta.
Andiamo quindi a vedere con l’aiuto del sito www.Pronostico.it perché questo match non era da Over.
Le probabilità di vincita erano: 26% segno 1 e 42% segno 2. Nel match della Fiorentina ho detto che il 26% dei viola non era da sottovalutare e quindi, a maggior ragione, la stessa cosa vale per una squadra che gioca in casa.
Lo stato di forma era a favore del Liverpool con 23 punti su 13, quindi una tendenza a X2.
I recenti precedenti storici erano 6 parlavano di partita da Over 1,5 con 3 vittorie della squadra che giocava in casa, due pareggi e una vittoria fuori casa. In 5 quasi su 6 quindi non aveva vinto la squadra fuori casa, questo mi rafforzava l’idea che pur avendo un migliore stato di forma la partita poteva non finire con un segno 2.
Andando avanti con l’analisi avevo altre rassicurazioni.
L’Everton in casa aveva 3 vittorie, 1 pareggio e una sconfitta, proprio nell’ultimo match. Una squadra solida che fa bene, dopo una sconfitta può tornare a fare bene davanti al suo pubblico.
Le barre erano da Over 1,5 con 100%, anche se solo 60% di Over 0,5 PT, compensati però da Over 2,5 al 60% e Over 3,5 al 40%.
Anche il Liverpool in trasferta andava molto bene, 4 vittorie e 1 sconfitta, numeri da Over 1,5 forti, e forse anche da Over 2,5 (80%), sia pur non confermato poi da un Over 3,5 basso (20%).
Diciamo che se si fossero presi in esame solo le barre, errore da utente che non conosce QSC, allora il match poteva sembra da Over 1,5.
Ma qui entra in gioco la regola creata da QSC e che Ugo C. ha riportato: due squadre che hanno difficoltà a perdere sono un indicatore da Under. Leggete a tal proposito l’articolo QSC “Evita di pronosticare Over se due squadre hanno difficoltà a perdere”.
Non solo, il grafico betting exchange mostrava nel prematch il segno 2 (vittoria Liverpool) che saliva da 1.70 a 2.20 mentre viceversa il segno 1 (vittoria Everton) scendeva da 5 a 3.75.
Cosa insegna QSC quando due quote tendono ad avvicinarsi tra loro? Under.
Quindi malgrado ci fossero degli indicatori singoli da Over, c’erano altri due forti elementi da Under (squadre che non perdono e grafico betting exchange).
Quindi questo match non era da Over 1,5, non era nemmeno da Under.
Nel caso di Roma – Fiorentina, ho detto che c’erano 3 ipotesi valide e avevo detto che il migliore era l’12, in questo caso invece non riesco a trovare pronostici che potevano essere validi, quindi l’unica soluzione era il NoBet.
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Il gioco è riservato ai maggiori di 18 anni e può provocare dipendenza; giocare solo su siti autorizzati da AAMS.
Grazie ragazzi! Mi avete fatto scrivere anche di domenica, ma ne è valsa la pena. Da ora in poi ricordatevi di contattarmi solo dal lunedì al venerdì, poi naturalmente se avrò tempo e voglia tra una scommessa e l’altra pubblicherò degli articoli anche durante il weekend.
Colgo l’occasione per augurare a tutti una meravigliosa domenica! 😀
Grazie come sempre. In questo articolo ci insegni a cogliere le sfumature per la realizzazione di un buon pronostico. Io ho optato per il nobet perché era un derby, e per me le stracittadine sono sempre da guardare e in rari casi da scommettere. Spero che siano raccolti questi insegnamenti nel libro che ho già acquistato e che non vedo l’ora di leggere. Saluti da Gianluca.
Assolutamente sì Gianluca, nel libro c’è tutto. 😉
Ciao Giulio, sono Enrico e pubblico qualche pronostico su cui QSC come Enrico1989.
Ieri ho pubblicato proprio l’over di cui si parla in questo articolo. La domanda è semplice: in genere quando vedo che c’è una sostanziale differenza tra le quote dei segni 1 e 2 e quando il grafico a torta segna un 10-15% di differenza tra i segni 1 e 2 reputo questi segnali come indicatori da over.
È un errore?
Ciao Enrico, non so perché, ma non sei il primo che si fissa su un dato di cui non abbiamo mai parlato “la % di differenza tra le quote”. E’ un elemento inutile. Quindi se parliamo di metodo QSC, non lo consideriamo affatto. Per il resto vale quanto descritto in maniera puntuale nell’articolo.